Con le Tesi4business, gli studenti fanno da ponte tra ricerca e aziende

Ci stanno lavorando da qualche tempo, facendo incontrare le conoscenze acquisite in aula con l’esperienza di laboratorio e in contatto con le aziende. Stiamo parlando delle Tesi4Business, una delle modalità operative di Agorà Network. A essere coinvolti sono gli studenti delle lauree magistrali del campus di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e in particolare di Food processing: innovation and tradition, coordinata dal professor Luigi Lucini.

L’azienda, un tesista e due tutor
«L’azienda presenta un progetto, attuabile in un tempo massimo fissato indicativamente in un anno, che sarà affidato a uno studente tesista affiancato da tutor e con pieno accesso ai laboratori all’avanguardia dell’Università Cattolica di Cremona e Piacenza» ci spiega il professor Lorenzo Morelli, responsabile scientifico del progetto Agorà Network.
Più nel dettaglio, i progetti di ricerca presentati dalle aziende vengono proposti ai tesisti in modo anonimo. Lo studente manifesterà dunque un genuino interesse per quella materia, tanto da farne oggetto della propria tesi sperimentale di laurea magistrale. A quel punto, l’azienda nomina un proprio tutor (aziendale) che seguirà lo studente insieme al tutor accademico. Le sperimentazioni verranno compiute nei laboratori dell’Università Cattolica e, in parte e se del caso, presso l’azienda senza peraltro alcun impegno in tal senso. Come d’altro canto non ci sarà alcun obbligo in carico all’azienda di offrire, al termine del percorso di tesi, posti in stage o di lavoro allo studente.

La convenzione
I costi di queste operazioni vengono sostenuti dall’Ateneo, che opera grazie ai fondi della Convenzione Agri-Food Lab. Si tratta di un accordo tra Comune, Camera di Commercio, Provincia di Cremona, Istituto Gregorio XIV e Università Cattolica del Sacro Cuore. E Agorà Network nasce proprio per dare attuazione e concretezza agli obiettivi stabiliti nella Convenzione. Agorà diventa così un’iniziativa volta a creare uno spazio di incontro tra l’università – intesa come ricerca ed expertise e con il coinvolgimento degli studenti – e le imprese. È insomma il luogo dove può avvenire il matching proficuo tra le esigenze delle aziende e i percorsi della ricerca scientifica, per migliorare e ottimizzare il trasferimento tecnologico e la diffusione delle conoscenze al Territorio.