Al via le “Sfide Impossibili 2025”: studenti e aziende insieme per innovare il futuro del food

Sono ufficialmente partite le Sfide Impossibili 2025, una delle iniziative più creative promosse dalla Piattaforma Agorà, sviluppata nell’ambito della Convenzione Agri-Food Lab. L’obiettivo? Dare spazio a idee innovative e ambiziose, spesso al limite dell’impossibile, che rappresentano veri e propri “sogni nel cassetto” per le aziende del settore agroalimentare.
A raccogliere queste sfide sono piccoli gruppi di studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, guidati da docenti esperti. Insieme, lavoreranno per sviluppare nuovi prodotti, concetti e soluzioni capaci di rivoluzionare il mondo del cibo.

Ecco le tre sfide lanciate per il 2025:
• Fieschi e il cucchiaino che si mangia
L’azienda Fieschi propone la creazione di un cucchiaino commestibile a base di verdure o sottoprodotti vegetali. Un’idea pensata per incentivare un’alimentazione sana nei più piccoli, ispirata ai "pacoon" giapponesi. A lavorare su questa sfida saranno gli studenti Mhsa Farasat, Yifei Xiong, Peiya Gui e Xiaoyan Zhang, con la supervisione dei docenti Roberta Dordoni e Mauro Crespi.

• Parmalat scommette sul polline
La Sfida di Parmalat mira allo sviluppo di bevande a base di latte o frutta arricchite con polline. Il focus sarà sulla valutazione dei composti bioattivi e dei loro effetti antiossidanti, esplorando anche i potenziali benefici per la salute. I protagonisti di questa sfida sono Pietro Filippi e Filippo Ballotta, con il supporto del docente Paolo Bellassi.

• Prodotti Gianni: innovare la carne con l’aceto in polvere
La terza e ultima Sfida arriva da Prodotti Gianni e punta a sviluppare miscele funzionali a base di aceto in polvere e estratti vegetali ricchi di polifenoli, con l’obiettivo di migliorare le qualità nutrizionali e sensoriali della carne. Il team coinvolto è composto da Philemon Mathew Rajan, Nicole Natalie e Yohanes Hansel Lasimon, seguiti dal docente Gabriele Rocchetti.

Le Sfide Impossibili si confermano così uno spazio fertile dove la formazione accademica incontra il mondo dell’impresa, in un laboratorio di idee che guarda con coraggio e creatività al futuro dell’agroalimentare.